(22 gennaio 2014)
Grande primo evento del 2014 de La Compagnia del Calice nella nuova sede di via Principe Tommaso dedicato ad un vitigno simbolo del Piemonte: Barbera!
La serata è stato un percorso sui generis dove si sono esplorate alcune tipologie di Barbera.
Il titolo dell’evento (il cui logo abbiamo mutuato dall’iniziativa #Barbera2 dell’Associazione Produttori del Nizza) aveva incuriosito i 50 ospiti della serata che attendevano a questo punto delle risposte. Nel linguaggio corrente, quando lo si nomina al maschile (IL Barbera), si vuole indicare il vitigno, mentre quando lo si coniuga al femminile (LA Barbera) si vuole identificare direttamente il vino.
Il tema ha diviso, nel corso degli anni, studiosi, poeti e letterati (da Pascoli a Carducci, da Veronelli a Gianni Brera) ed un grande cantautore come Giorgio Gaber con la sua canzone “Barbera e Champagne” lo ha messo allo stesso tavolo di un’eccellenza dell’enologia mondiale.
La degustazione parte proprio con il Tre Vescovi Rosè VSQ – Vinchio Vaglio Serra, un metodo classico a base barbera, 24 mesi sui lieviti, novità della cantina di Vinchio. Un primo entusiasmo in sala (incluso quello dell’ospite Gianluca Morino, Presidente dell’Associazione Produttori del Nizza). Bel colore, buccia di cipolla, profumo elegante. Per descrivere il gusto potremmo prendere il brano “Pantera Rosa” di Henry Mancini e rinominarlo in “Barbera Rosa”; sia per il vino che il brano si rivelano note importanti che crescono con il tempo. Promette molto. Per dar maggior pregio al vino abbiamo accostato una bruschetta con del Lardo di Patanegra.
Il viaggio è proseguito con Il Barbera – Borgo Imperiale – Oltrepò Pavese Barbera Frizzante DOC (accompagnata con del salame crudo e salame cotto). Un odore evanescente, profumo dolce di mosto, mora. Nel gusto invece è tutt’altro che dolce, è secco, gradevole con la sua vivacità in bocca, il suo essere frizzante accompagnato da una nota acidula (tipica della Barbera) sul finale lo rendono il classico vino “pulente”, ideale in abbinamento ai cibi grassi.
Altra tappa, il BIO: Barbera d’Alba DOC – Bio Bula (accompagnata con della robiola d’Alba e cugnà). Prodotto biologico senza utilizzo di concimi chimici, diserbanti e prodotti sistemici per la difesa in vigneto, no antimuffa. Una leggera puzzetta di feccia identifica la sua tipicità, la sua naturalità, così come l’acidità ed il suo tannino, già maturo ed il suo buon carattere.
Facciamo un volo verso la Sardegna per il Terresicci IGT – Cantine di Dolianova, una Barbera Sarda (accompagnata con del pecorino sardo). Abbiamo trovato molte similitudini olfattive e gustative con la Barbera Piemontese anche se biologicamente sembrerebbe un altro vitigno. Comunque grande vino la cui etichetta rappresenta proprio la sua carta d’identità: colore rosso rubino intenso con riflessi violacei, tendente al granato. L’affinamento in barrique di rovere (parte di Allier e parte americano) rendono il vino rotondo al palato con tannini vellutati e con una struttura esuberante.
Il viaggio non poteva non passare da un “monumento”: Bricco dell’Uccellone – Barbera d’Asti DOCG – Braida (accompagnata con un bicchierino di polenta e toma fusa sopra). Era doveroso bussare alla porta di Giacomo Bologna dato che grazie a lui a partire dagli anni ’80 la Barbera è conosciuta in tutto il mondo. Che dire di questo prodotto? Completo, forte, deciso. Un altro esempio di versatilità del vitigno, capace di dare ottimi risultati con il passare del tempo. Un ospite in sala dice di aver bevuto poco tempo fa un “Bricco dell’Uccellone” del 1983 definendolo perfetto!
Abbiamo quindi concluso con il Pancratium – Vinchio Vaglio Serra (apprezzato anche con un bicchierino di cioccolato fondente), una Barbera d’Asti aromatizzata a base di china, calissaia, rabarbaro… Le erbe sono ben bilanciate dallo zucchero e dall’alcool, ed il prodotto era un continuo susseguirsi di sapori con una lunga persistenza e con una nota finale amarognola.
Questa tipologia di vino è un prodotto che fa parte della tradizione piemontese, da offrire in qualsiasi momento della giornata all’ospite in segno di rispetto.
Gran soddisfazione di tutti per aver vissuto questo viaggio e grande soddisfazione nostra per aver avuto occasione di proporre questi prodotti, evidenziando il lavoro che c’è dietro ognuno.
Fabio