Mixer, schiarisci la chitarra e toglimi ancora un po’ di riverbero dalla voce.”
Fatto!
Un, due, tre, prova. Prova. Ok, ragazzi, ci siamo!

E così i suoni sono affinati e pronti per essere serviti.

Donatella e Bruno accolgono noi e i molti, moltissimi, amici  a sulle colline di Viguzzolo (AL) nella splendida cornice della Cascina Montagnola, in cui campeggia l’ottocentesca Villa Margherita. Con i calici in mano, ci gustiamo la compagnia e il tramonto sorseggiando il Derthona da uve Timorasso, vino minerale e fruttato, e il sorprendente Sauvignon Blanc Alcesti. Sergio e Paolo, mescono e commentano i vini, facendoli apprezzare a tutti gli ospiti sopraggiunti. Il palato è soddisfatto dalla freschezza e dall’eleganza di entrambi i prodotti. Il naso è piacevolmente pervaso non solo dai profumi del vino, ma anche dalle note di erbe aromatiche che si diffondono dalle romantiche aiuole di salvia e rosmarino che ci circondano. L’aperitivo è un gustoso susseguirsi di salame di Varzi, tortino di polenta e gorgo, lonzino di maiale, … che consumiamo chiacchierando con vecchi e nuovi amici.

aperitivo

Scende il sole e salgono i decibel. Dopo i classici quattro quarti scanditi con le bacchette, vanno in scena gli Hungry Hearts, tribute band tortonese del “vecchio” Boss. I primi brani fanno riferimento al repertorio più recente di Springsteen e sono come un buon sorso di vino novello. Ma già dalla terza canzone si passa a millesimi classificati “Riserva”: il 1975 e il 1978, in particolare, quelli di “Thunder road” e “Prove it all night”.

Hungry Hearts tribute bandBasso e batteria stanno al rock come l’alcol per il vino: senza di loro non c’è storia. I suoni del Hammond e le svise del sax si susseguono imprescindibili e piacevoli come l’acidità e il fruttato che troviamo nel Barbera Amaranto. Le note del pianoforte conferiscono morbidezza e armonia a brani come “Because the night” e “Darkness on the edge of town”. Poi assaporiamo i tannini ruvidi dell’armonica in “The promise land” e “The river” e quelli setosi delle schitarrate in “Born to run” e “Glory days”. Ma su tutto domina la voce di Lorenzo “FullG” Bianchi, incredibilmente simile a quella del suo idolo: calda, profonda e un po’ barricata come il Barbera Rodeo 2008, ma con vocalizzi sapidi e persistenti degni del Morasso 2009.

Si balla tutti insieme al ritmo di “Badlands”.
Si brinda tutti insieme con il Cortese Dunin.
Si canta tutti insieme “Born in the USA” e ovviamente … “Hungry hearts”!!!

Degustiamo quasi 3 ore di canzoni in abbinamento ai prodotti del territorio. La serata architettata da Donatella Giannotti e realizzata con il contributo di tutto il suo staff (grande Joseph e bravi tutti/e), è un riuscitissimo blend di note, vino, ospitalità e convivialità in un delizioso angolo del Piemonte. E la mente torna a “This Land is your Land”, un traditional folk reso famoso dal nostro Bruce:

                     “I saw above me the endless sky
                     I saw below me the golden valley
                     This land was made for you and me”                  (Woody Guthrie, 1940)

Gabriele