“Questo è un paese sorprendentemente vuoto eppure allo stesso tempo pieno di roba. Roba interessante, roba antica, roba non immediatamente spiegabile. Roba ancora da trovare.
Datemi retta, questo è un posto interessante” Bill Bryson – In un paese bruciato dal sole
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Che l’Australia fosse un’isola, un paese, un continente oggetto dei sogni di viaggio di molti, non lo si scopre certo oggi. Che questo territorio, grande quasi quanto l’Europa e con un numero di abitanti inferiore alla metà della popolazione italiana fosse un territorio sorprendente, anche. Quello che forse qualcuno non sa è che l’Australia è anche terra sorprendentemente generosa per la viticoltura.
Ed è proprio dalla volontà di far conoscere le bellezze di queste terre e la qualità dei prodotti delle stesse che è nata la prima serata di collaborazione tra la Compagnia del Calice e Alberta Viaggi. Serata che ha visto protagonisti gli ottimi vini del South Australia e le testimonianze di viaggio e di vita di chi l’Australia ha avuto modo di conoscerla e amarla a fondo, capaci entrambi di coinvolgere il pubblico stuzzicandone la fantasia e i sensi.
Si esordisce con il blend di Semillon e Chardonnay “Rawson’s Retreat 2013” dell’azienda Penfolds con la sua freschezza e i suoi sentori agrumati. Paola Ravazza, di Alberta Viaggi, ci ha raccontato la mission dell’agenzia e ci ha introdotto alcuni delle meraviglie che avremmo scoperto durante la degustazione.
Lo Chardonnay in purezza 2009 di Oxford Landing, con la sua nota vanigliata data dalle botti di rovere francese, ha invece dato il la ai racconti di Matteo Prato (Australia Tourism) che supportato dalle immagini delle bellezze della natura australiane, ha sapientemente spaziato dalle selvagge e poco abitate terre del Northern Territory e dalla bellezza di Ayers Rock (Uluru nella lingua aborigena) al Queensland e alla sua incantevole barriera corallina.
Il terzo vino, il Merlot di Penfolds “Rawson’s Retreat 2012” con i suoi morbidi tannini ci ha dato modo di parlare della sua zona di produzione, la costa a Sud di Adelaide, e della bellissima Kangaroo Island, un’incontaminata isola ricca di animali che si possono vedere solo in Australia e che si lasciano avvicinare con facilità: Canguri, Wallabies, Koala, pinguini, struzzi, leoni marini e balene sono solo alcune delle specie che si possono ammirare in un’isola dalla superficie inferiore all’estensione di tutta la Liguria.
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Racconto che ci ha accompagnato anche durante la degustazione del quarto vino, lo Shiraz 2012 di Oxford Landing, che con la sua complessità ci ha permesso anche di disquisire sulla differenza principale tra la nostra viticultura e quella Australiana: essendo agli antipodi, la loro vendemmia è di 6 mesi anticipata rispetto alla nostra, per cui non devono stupire vini che a parità di annata risultino più pronti rispetto ai nostri.
E se giunti a questo punto della serata ancora qualcuno non fosse convinto della bellezza di questo continente, ci ha pensato la parlantina coinvolgente di Giancarlo Truffa a fugare ogni dubbio, grazie anche alle immagini di posti da sogno nel South Australia dove si possono ammirare cieli stellati dormendo in resort esclusivi o in tende in mezzo al deserto. Immagini che hanno permesso di valorizzare al meglio anche il blend di Cabernet Sauvignon e Shiraz 2009 di Oxford Landing, che con il suo gusto avvolgente e le note di tabacco aiutavano gli ospiti a viaggiare con la mente verso posti così lontani e affascinanti.
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La bella serata si è chiusa con un calice di Shiraz “Bin 4 Baan 2010” di Solomon Estate con i robusti tannini e i sentori di frutti di bosco ad accompagnare i saluti di Maurizia Giaccardi e del nostro Max Orlandi, che ha ci hanno dato appuntamento per la seconda tappa del percorso Terre di viaggio e sentieri di vino: il Sud Africa.
Davide