Oggi nuova tappa per il mio viaggio nelle cantine salentine. La sosta è a Cutrofiano, piccolo paese nel centro del Salento, famoso più per la produzione e vendita di ceramica per il vino. Ma lascio a casa i pregiudizi e mi imbatto in questa nuova avventura. Stavolta sono accompagnato da mia sorella, ci accoglie Ilaria, una giovane e molto gentile signorina che ci chiede la cortesia di aspettare l’arrivo di altre persone che hanno prenotato, come noi, la visita alla cantina.
Nell’attesa faccio una perlustrazione del parco molto grande e con degli alti pineti a calmierare questa arsura d’Agosto.
E’ il nostro turno, gli altri non sono arrivati. Meglio saremo da soli.
Entriamo subito in un imponente frantoio ipogeo. Davvero grande e ben curato. E’ stato nel passato un grande centro di produzione di olio. E come era solito qui anche per il vino, l’olio non era marchiato e veniva inviato al Nord o all’estero senza specificarne l’origine.
In una altra grande sala adiaciente la signorina ci mostra le botti di piccolo taglio (barrique e tonneu) in cui preservano il vino pregiato. Mi dice anche che i propetari non sono degli amanti del legno, sposando una concezione per cui il legno nobilita l’eccellenza. Non eleva la mediocrità. Troppo spesso negli ultimi anni infatti la barrique viene usata a sproposito per creare un vino piacevole

Risaliamo per le scale e siamo nell’area delle degustazioni. Ilaria mi mostra il catalogo dei vini: oltre ai classici Negroamaro e Primitivo, vengono coltivati, adiacianti alla masseria del Cabernet Sauvignon, un Aglianico Ellenico, e una quasi ormai introvabile Malvasia Bianca. Il Cabernet viene utilizzato per tagliare il difficile Negroamaro. In zona, spesso, si usa la Malvasia Nera.

Degustazione – L’Astore 2007
Ilaria rinfrancata dal fatto di essermi presentato come Sommelier, mi propone i vini migliori. Il primo che chiedo è un Aglianico Ellenico del 2007. Il colore è un rosso rubino molto intenso, profumi molto fruttati e sviluppati, more, spezie e un sentore balsamico. Il vino risulta comunque morbido e pieno. Gran vino. 14%
14 mesi in barrique di primo passaggio e fermentazione malolattica iin barrique.
Mi fa anche provare la nuova versione del 2009 che dimostra una giovinezza che promette di avere un gran vino tra un paio di anni. 15€ al pezzo. Ben spesi

Degustazione – Alberelli 2007
Si presenta come una selezione di un vigneto del 1947. Negroamaro in purezza, 0,8kg di resa per pianta e 25hl per ettaro. 30 mesi in tonneu di legno francese. Capite che stiamo parlando di uno sforzo immenso del produttore a fare questo cru.
Le aspettative sono tante. Al bicchiere si presenta di veste rubino tendente al granato. Analisi olfattiva all’altezza: frutti rossi, spezie, liquirizia. Grande intensità. In bocca è estremamente equilibrato e retto da una spiccata acidità. La sfida del produttore di non espiantare il vitigno è sorretta da questo buon prodotto. 22€ il costo a bottiglia. Potrebbe sembrare eccessivo, ma il costo di produzione è veramente elevato.

Ringrazio Ilaria per la piacevole giornata che ci ha fatto trascorrere.

Antonio

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